Ed eccoci a Settembre, al momento dell’anno dedicato alla ripartenza e spesso all’ansia da rientro. In questa situazione ci troviamo a volte incastrati tra il desiderio di rimandare le cose e la conseguente fretta legata all’urgenza di ciò che abbiamo rimandato. Ci comportiamo come se ci spaventasse affrontare un nuovo passaggio e l’incertezza che comporta. Non a caso si parla dell’ansia come dell’emozione del futuro. In effetti spesso gestiamo buona parte del rientro nel timore di non sapere prima cosa succederà poi. Ed è chiaro come, in questo particolare momento storico di grande incertezza, anche i livelli di ansia possano aumentare.
E se invece iniziassimo ad avere fiducia in ciò che ci attende?
Mi sono spesso chiesta come poter vivere diversamente gli stati di dubbio e incertezza che mi procurano ansia. In particolare, in questi giorni si sta concludendo un’estate per me piuttosto faticosa che mi ha portata ad interrogarmi su alcuni aspetti del mio futuro, non senza preoccupazione. Ho osservato i vari ambiti della mia esistenza, da quello privato a quello lavorativo ed anche quello globale in termini più ampi e ho notato che di frequente a muovermi è una costante che anche ora mi sta accompagnando verso un altro inizio, munita di nuova energia. È un elemento che sento importante condividere.
Non posso sapere cosa avverrà ma posso avere fiducia nelle mie scelte.
Mi riferisco ad ogni singola decisione che mi riguarda. Al fatto che quando scelgo ciò che sento buono, importante, utile per me, smetto di occuparmi in anticipo di ciò che capiterà. È un agire che nasce dal sentire, da uno stato di coerenza. Quando mi ascolto, e di conseguenza scelgo, scivolo in una condizione di tranquillità in cui si scioglie ogni paura. E questo mi accade da sempre con lo yoga. Rinnovo, giorno dopo giorno, o come in questo caso stagione dopo stagione, la mia scelta di praticare e di condividere la mia esperienza, perché la sento benefica. Questa mia fiducia nella pratica oltrepassa di gran lunga ogni incertezza legata ad eventi futuri, non solo esterni, che si alterneranno ad ogni stagione in arrivo. Penso ad esempio al timore di non poter proporre in questo periodo alcune pratiche perché realizzabili solo in presenza, o a quello di dovermi ancora privare di una parte essenziale delle relazioni umane in quanto limitate dalla versione online delle attuali sessioni.
Quello che mi propongo di fare ogni volta è sentire.
Il punto di partenza è ascoltare cosa è bene per me. Da lì poi posso comprendere come offrire al meglio ciò che porto nel mondo e fare le mie scelte. In questo, come per qualsiasi decisione umana, non vi è alcuna certezza, ma sono sicura di aver scelto per quanto mi era possibile. Naturalmente riconosco la difficoltà di lasciare andare il dubbio e forse a volte le mie scelte sono ancora condizionate da tanti elementi. Ma sento che se da un lato è possibile che il futuro mi spaventi perché non ho alcun potere su quello che succederà, dall’altro so di avere una risorsa fondamentale. So di poter scegliere, so di poter fare la mia parte. Più sono consapevole del mio potere, più ne divento responsabile, e più cresce il desiderio di celebrarlo e di alimentare fiducia nelle mie possibilità.
Se anche tu senti di voler rinnovare la fiducia in te o continuare a coltivarla ti aspetto sul tappetino. Nei prossimi giorni pubblicherò sulle mie pagine web kalpayogasocial tutte le informazioni relative al nuovo anno di pratica.