Yoga Dhara

Se si perde il contatto con la natura, si perde il contatto con l’umanità.
Jiddu Krishnamurti

Viviamo una realtà sempre più chiaramente direzionata verso il distacco. Nel mio sentire la percepisco come un allontanarci graduale dalla terra, proporzionale ad un distanziamento innaturale dalla madre. Lo vedo emergere nella separazione interiore di noi donne che avvertendo un bisogno di esprimere maggiormente il nostro lato maschile per poter trovare riconoscimento nel mondo, tendiamo ad essere donne in affanno e madri sole. La trovo nel conseguente distacco dal nostro mondo interiore, che come figli e figlie di quelle stesse madri abbiamo conosciuto, e che si riflette anche nel voler mantenere una certa distanza dagli altri. Cosa che sembra in qualche modo preservarci, ma che ci porta a muoverci famelici di attenzioni, alla ricerca di tutto ciò che può anestetizzare il dolore di quella mancanza di contatto iniziale. Ma ci illudiamo, senza accorgerci di ricercare inefficaci sostituti e soluzioni surrogate che in fondo alimentano lo stesso tipo di sofferenza. E’ in questa nostra tendenza umana che sento in profondità quanto sia prezioso recuperare le origini e ritornare alla Madre, a sentire e nutrire i nostri bisogni rimasti latenti, e sento l’importanza di farlo partendo dall’inizio del processo, in qualsiasi fase della nostra esistenza.

Sento che le donne possano essere i primi semi di una rinnovata consapevolezza.

YOGADHARA è il mio nuovo progetto. Un viaggio di cura, integrazione e ritorno verso il proprio centro, da riconoscere, respirare e sperimentare insieme, e che possa guidare ogni donna verso la propria consapevole destinazione. Questo lavoro esprime il mio intento di accompagnare ognuna di noi a riscoprire quella dimensione energetica originaria, dove la vita nasce e l’energia della creazione si esprime appieno. Per il fatto che amo percepire la vita nei suoi cicli ampi che riverberano da lontano, avvicinandosi in cerchi concentrici, fino a coincidere con la mia piccola e dedicata esistenza di donna, la mia proposta è una pratica volta ad armonizzare le nostre esperienze con i movimenti che la natura suggerisce. Tutto questo per onorare il cambiamento. Quella continua trasformazione dell’esistenza che spesso ci spaventa e alla quale opponiamo resistenza, ma che potremmo iniziare ad assecondare come una dinamica benefica e feconda. Perché sento che i mutamenti, che tutti incontriamo e che noi donne in particolare viviamo all’interno del ciclo ormonale, possano ricordarci il significato della dimensione naturale del cambiamento. Per cui cambiare potrebbe significare accogliere le fluttuazioni dell’esistenza e meravigliarci di ciò che viviamo, sia fuori che dentro di noi, in ogni diverso momento della giornata e della vita.

Dhara in sanscrito significa flusso, in riferimento al ciclo mestruale e al continuo movimento intrinseco alla vita.

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E per questa nuova stagione di pratica insieme, sono felice di proporre a tutte voi questo particolare approccio allo yoga, con incontri rivolti al femminile e alla sua ciclicità. Un lavoro di ascolto intimo della nostra essenza e di sperimentazione delle energie profonde che ci attraversano e che insieme possiamo imparare a vivere consapevolmente anche nel quotidiano. Un lavoro amorevole destinato alle donne di ogni età e un cammino che ognuna di noi possa personalizzare rendendolo coerente al proprio sentire. Non da ultimo, si tratta di un progetto pensato e voluto come una possibilità diversa offerta a madri e figlie, come un’occasione non convenzionale di approcciare al tema del menarca e un modo ulteriore per trovare insieme spunti di crescita condivisa, di nutriente incontro e dialogo. E in questo delicato procedere a ritroso non posso che scegliere di affidarmi al flusso del cielo, ai suoi passi lenti, al ciclico racconto della Luna che danza e che da antica maestra ispiratrice si dimostra compagna di creative rivelazioni per tutte noi.

La mia proposta è un’occasione per ogni donna di riconnettersi al cuore del femminile. Perché sento che dal nostro intero sentire, dal modo in cui siamo in relazione con il nostro corpo e con la nostra energia, dai nostri sogni e respiri, da come ci prendiamo cura di noi, da come portiamo alla luce figli e progetti, e da come amiamo la vita, dipende l’esistenza di tutti.

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